L’aspetto sorprendente è stato verificare che lo zinco accumulato nei linfociti T viene liberato nella matrice extracellulare quando questi vengono, per esempio, distrutti dalle terapie, avviando un processo biochimico che attiva il recettore Gpr39 sulle cellule endoteliali inducendole a produrre Bmp4, fattore cruciale per la rigenerazione timica.
VitC+ZINC LIP
32,00 €
Descrizione
Vitamina C + Zinco liposomiale 250ml
Ingredienti: Acqua, umidificante: glicerolo, fosfolipidi, vitamina C (L-ascorbato di sodio), zinco; olivello spinoso (Elaeagnus rhamnoides), regolatore di acidità: acido citrico, aroma di pesca, aroma di vaniglia, conservante: E 392 – Estratti di rosmarino.
Consigli di utilizzo: 10 ml a colazione; conservare ad una temperatura tra 2 e 21°C, una volta aperto conservare in frigorifero e consumare entro 8 settimane, scuotere prima dell’utilizzo.
Prodotto incluso nel registro degli integratori del Ministero della Salute, codice 162897
Studi recenti hanno mostrato che la somministrazione di dosi elevate di vitamina C in combinazione con chemioterapia e radioterapia migliorano significativamente l’efficacia di questi trattamenti. La vitamina C è selettivamente citotossica per le cellule tumorali se somministrata per via endovenosa (EV) o in forma liposomiale. Il meccanismo che sta dietro la capacità della vitamina C di colpire selettivamente le cellule tumorali ha a che fare con la generazione di perossido d’idrogeno, conosciuto come acqua ossigenata che danneggia le cellule tumorali. I tessuti normali non sono danneggiati dagli alti livelli di perossido d’idrogeno generato, perché le cellule sane hanno diversi modi per rimuoverlo, impedendo così l’accumulo di livelli tossici. Una delle vie primarie di rimozione è costituita dall’enzima catalasi, e le cellule con attività ridotta della catalasi, come le cellule tumorali, sono più inclini a morire a causa dell’eccesso di ROS (specie reattive all’ossigeno) e di radicali liberi secondari se esposte a quantità elevate di vitamina C.
Per quanto riguarda invece lo zinco le Linee Guida pratiche MASCC/ ISOO basate sull’evidenza per la prevenzione e il trattamento della mucosite, causata da terapie oncologiche, suggeriscono che supplementi sistemici di zinco possano essere di beneficio per prevenire la mucosite orale in pazienti in trattamento con radioterapia o chemioradioterapia (livello di evidenza III).
Gli scienziati si erano accorti come bassi livelli di zinco si correlassero a deficit di cellule T e a riduzione del volume del timo, dimostrando come il minerale fosse in grado di facilitare il recupero della funzione immunitaria.
L’aspetto sorprendente è stato verificare che lo zinco accumulato nei linfociti T viene liberato nella matrice extracellulare quando questi vengono, per esempio, distrutti dalle terapie, avviando un processo biochimico che attiva il recettore Gpr39 sulle cellule endoteliali inducendole a produrre Bmp4, fattore cruciale per la rigenerazione timica.
AVVERTENZA
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
Non superare la dose giornaliera consigliata.
Non assumere in gravidanza.